Clouditalia #digitalvenice - More Digital, more Europe
Clouditalia ha presentato alcuni dati relativi ai suoi primi due anni di attività in occasione di Digital Venice, il meeting sulle politiche per il digitale promosso dalla Presidenza Italiana del Consiglio Europeo.
“In un mercato globale chi ha nuove idee non si preoccupa delle norme ma si affida al buonsenso”. Con queste parole Lucio Gamba, Direttore Marketing di Clouditalia Telecomunicazioni ha aperto il suo intervento a Digital Venice, il meeting sulle politiche per il digitale promosso dalla Presidenza Italiana del Consiglio Europeo. Ospite del Workshop “Innovation vs. Regulation. Clash or opportunity?”, organizzato mercoledì dall’Istituto per le Politiche dell’Innovazione e-LEX, Clouditalia ha presentato lo scenario in cui si muove l’Italia Digitale oggi in ambito Cloud e rilasciato alcuni dati aziendali indicativi dello sviluppo del’intero sistema.
“Clouditalia ha registrato una crescita del +250% per il settore Cloud rispetto allo scorso anno- ha affermato Lucio Gamba – un dato che dà il senso del grande fermento che sta attraversando il nostro Paese in una stagione economica tuttavia non particolarmente fiorente”. Il Cloud è strumento di democratizzazione in quanto concede a tutti, grandi e piccoli player, le stesse opportunità. Ma segue anche delle regole, alcune delle quali rischiano di relegare queste stesse opportunità a un ambito meramente locale, facendo perdendo in competitività l’intero sistema Paese. Le regole servono, dunque, ma fino a un certo punto. E quando un player opera in maniera disruptive ecco che è il buonsenso a prevalere, “poiché i bisogni nascono spesso ben dopo i servizi”.
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“Clouditalia ha registrato una crescita del +250% per il settore Cloud rispetto allo scorso anno- ha affermato Lucio Gamba – un dato che dà il senso del grande fermento che sta attraversando il nostro Paese in una stagione economica tuttavia non particolarmente fiorente”. Il Cloud è strumento di democratizzazione in quanto concede a tutti, grandi e piccoli player, le stesse opportunità. Ma segue anche delle regole, alcune delle quali rischiano di relegare queste stesse opportunità a un ambito meramente locale, facendo perdendo in competitività l’intero sistema Paese. Le regole servono, dunque, ma fino a un certo punto. E quando un player opera in maniera disruptive ecco che è il buonsenso a prevalere, “poiché i bisogni nascono spesso ben dopo i servizi”.
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